Un cattivo pagatore è un soggetto che in passato ha chiesto e ottenuto un prestito e che ha pagato in ritardo alcune rate o ha saltato il pagamento di alcune rate. Nella norma dopo un ritardo di oltre due mesi nel pagamento o dopo un numero superiore alle tre rate non pagate, il soggetto viene segnalato come cattivo pagatore e inserito nelle banche dati sui rischi creditizi.
Perciò, se sei stato a chiedere un prestito e ti è stato negato, potresti essere stato considerato un cattivo pagatore e avere perciò problemi a ottenere un nuovo finanziamento.
Un provato ha il diritto di sapere se il suo nome figura nell’elenco delle banche dati come cattivo pagatore, può perciò rivolgersi alle società che gestiscono tali database e, presentando tutta la documentazione richiesta, chiedere la cancellazione dei dati presenti.
Di solito le centrali di rischio tengono traccia di tutti i nominativi che hanno richiesto un prestito, fino a un massimo di cinque anni dal termine del finanziamento stesso.
Nel frattempo una persona considerata cattivo pagatore può rivolgersi ad agenzie che erogano servizi specifici, sia per ottenere la liquidità necessaria, sia per ricevere informazioni e servizi per sanare la propria situazione finanziaria.
Esistono, infatti, delle tempistiche precise per essere cancellati dai registri come cattivo pagatore:
– morosità di due rate o di due mesi comunque sanate: 12 mesi dalla regolarizzazione;
– ritardi superiori a due rate o a due mesi comunque sanati: 24 mesi dalla regolarizzazione;
– eventi negativi non sanati: 36 mesi dalla data di scadenza contrattuale del rapporto o dalla data in cui siano state apportate modifiche al contratto (accordi diversi o rimborsi parziali)