Una domanda che molti debitori i quali sono incorsi in ritardi o mancati pagamenti delle rate del muto o del finanziamento è se sia possibile o meno essere cancellato come cattivo pagatore a Roma.
La risposta è affermativa solo a determinate condizioni, normativamente previste: è infatti, necessario che si provveda alla regolarizzazione delle rate insolute e che si aspetti il decorso del tempo previsto dal Garante della Privacy. La cancellazione non va richiesta, poiché dovrebbe essere eseguita in automatico al verificarsi delle suindicate condizioni. Nel caso, però, ciò non dovesse avvenire il debitore additato come cattivo pagatore a Roma può presentare domanda alla centrale dei rischi (le più note sono la Crif, la Cnt e la Experian) per ottenere la rimozione del proprio nominativo dalle banche dati da loro gestite.
In particolare, i dati sono conservati per sei mesi se lo stato della pratica rimane in stato di richiesta, per un mese se lo stato della pratica viene aggiornato in rinuncia o rifiuto, per trentasei mesi conseguenti alla estinzione del finanziamento o dalla data di scadenza del contratto anche per debiti non estinti o dalla data in cui è risultato necessario l’ultimo aggiornamento, per dodici mesi decorrenti dalla data di avvenuta regolarizzazione nel caso di ritardi di pagamenti (massimo due per ogni finanziamento); per ventiquattro mesi se le rate insolute o pagate sono superiori a due.
Di solito si consiglia di consultare la privacy che si è sottoscritto, dove si possono trovare tutte le informazioni con l’elenco delle banche dati convenzionate.
Se non si riescono a trovare tali informazioni bisogna chiamare la finanziaria che ha rilasciato il prestito e chiedere specificatamente questo dato. Se non si è certi del numero di ritardi segnalati in banca dati bisogna richiedere, tramite l’apposito modulo, un aggiornamento alla banca dati stessa; la risposta conterrà un elenco delle proprie posizioni, quindi sarà utile capire come leggere i dati presenti.
Se sono presenti dati negativi e se esistono i presupposti, si potrà richiedere la cancellazione come cattivi pagatori.
Se si è un cattivo pagatore a Roma esistono comunque due forme di finanziamento: la cessione del quinto o delega di pagamento.
Cattivo pagatore Roma
Può capitare che per affrontare delle spese, spesso ingenti, come l’acquisto di una casa o di una automobile, si faccia ricorso al credito, chiedendo un mutuo in banca o un finanziamento alle numerose agenzie creditizie presenti oggi sul mercato. Può altresì capitare, però, che in momenti particolari il debitore si venga a trovare nella impossibilità di adempiere al pagamento delle rate, a causa di particolati situazioni contingenti. In tali casi si rischia di finire di essere considerato quale cattivo pagatore Roma, cosa che comporterà in futuro notevoli difficoltà a ottenere nuovi prestiti.
Gli elenchi dove è iscritto il debitore cattivo pagatore Roma sono tenuti da società private, come la Experian, che si occupano della fornitura di informazioni, servizi di analisi e di marketing che aiutano le aziende e i consumatori a gestire i rischi e ad accrescere la profittabilità̀ delle loro decisioni commerciali e finanziarie.
La Experian, ad esempio, combinando strumenti informativi unici nel loro genere e una profonda conoscenza di consumatori, mercati ed economie mondiali, collabora con le organizzazioni di tutto il mondo per stabilire e rafforzare le relazioni con la clientela ed accrescere il loro vantaggio competitivo e offre ai consumatori cruciali informazioni che permettono loro di prendere decisioni di carattere finanziario e d’acquisto con maggiore controllo e fiducia.
Nel momento in cui si viene segnalati come cattivo pagatore Roma non vi è, salvo casi del tutto eccezionali, possibilità di chiedere la rimozione di tale segnalazione. Infatti, l’unica soluzione è aspettare che passi il tempo indicato dalla normativa vigente, decorso il quale è obbligatorio rimuovere i dati del debitore dalle centrali dei rischi.
Tuttavia, può anche accadere, che nonostante tali private società gestori delle centrali di rischio non possano più mantenere l’iscrizione negli elenchi dei cattivi pagatori, la cancellazione non avviene automaticamente. Sarà, in tal caso, necessario individuare la provenienza delle informazioni, che sarà necessariamente una centrale dei rischi, e pretendere la cancellazione dagli elenchi, tramite domanda da compilare con la modulistica predisposta dalla società che gestisce gli elenchi.
Bisogna comunque considerare che se il ritardo nel pagamento sia stato dovuto a un caso eccezionale, la banca creditrice potrebbe non tenerne conto.
Cattivo pagatore
Per cattivo pagatore si intende il debitore che abbia mancato di adempiere a una sua obbligazione verso il creditore, ovvero che lo abbia fatto in ritardo.
Solitamente, se non sono pagate due o più rate, oppure il pagamento è fatto con un ritardo superiore ai due mesi, il debitore è segnalato alle banche dati sui rischi creditizi, diventando così un cattivo pagatore, cioè un soggetto a cui non è consigliabile concedere un prestito, stante la sua incapacità ad adempiere ai suoi obblighi contrattuali.
Le centrali dei rischi sono gestiste in Italia da società private, tra le quali la più nota è la CRIF. Si tratta di un’azienda specializzata nei sistemi di informazioni creditizie, di business information e di supporto decisionale, che offre alle banche, alle società finanziarie, ai confidi, alle assicurazioni, agli utilities e alle imprese un supporto qualificato per la gestione del rischio e per il marketing.
La CRIF integra patrimoni informativi di elevata qualità e completezza, avanzati sistemi di supporto decisionale, tecnologie specializzate, software e servizi di consulenza, consentendo di anticipare l’evoluzione dei mercati, di migliorare le performance di business, di ridurre i rischi di credito e commerciali, di prevenire le frodi e di ottimizzare i propri processi contenendo i costi.
Inoltre, la CRIF mette a disposizione dei cittadini la propria conoscenza e il proprio patrimonio informativo, con servizi studiati per aiutarli a prendere decisioni in modo sereno e consapevole nel mercato del credito e in quello immobiliare.
Se il tuo nome è stato inserito nei registri di centrali di rischio, come la CRIF, quale cattivo pagatore, purtroppo non esiste un modo per essere cancellati a richiesta da tali elenchi. L’unico modo è attendere il decorso del tempo massimo, stabilito dal Garante della Privacy, di mantenimento dei nominativi nelle banche dati. In particolare si prevede che le annotazioni inerenti a richieste di finanziamento in fase istruttoria possono mantenersi per un massimo di sei mesi, mentre nel caso di ritardi di pagamento inferiori a due mesi, relativi al massimo a due rate, l’annotazione può essere mantenuta per un periodo massimo di 12 mesi decorrente dalla regolarizzazione del pagamento.