Cattivo Pagatore Roma

Cattivi Pagatori Termini ⭐ Cattivo Pagatore Roma è un soggetto che non ha saldato una o più rate di un prestito. Cancellazione Crif e Riabilitazione. Richiedi Informazioni.

Cattivi Pagatori Termini

La possibilità di avere dei prestiti è diventa un’occasione concessa a tantissime persone perfino con delle buste paghe basilari, ma è anche altrettanto facile diventare poi Cattivi Pagatori Termini.

Il termine Cattivi Pagatori Termini indica che un soggetto che ha ricevuto un prestito non ha tenuto fede agli impegni che sono stati decisi in fase contrattuale e questo è un danno che poi ha delle conseguenze gravi. Ovviamente esistono diverse qualità di pessimi pagatori, alcuni dei quali si ritrovano poi a dover subire delle conseguenze che sono molto gravose, come il sequestro o il pignoramento dei beni.

Per voi che vi state avvicinando alla richiesta di un primo prestito, cosa sapete del cattivo pagatore? Si pensa che esso sia un soggetto che ha truffato la banca o la compagnia assicurativa andando a richiedere del denaro che non ha mai pagato.

Questa è solo una delle parti che interessano il settore dei prestiti perché oggi si è pessimi pagatori perfino se il prestito non viene erogato perché alcune credenziali non risultano valide o perché il garante è nullatenente. Non ci credete? Sembra infatti impossibile, ma è una realtà.

Nel momento in cui un utente ha una busta paga, dove da qualche mese si ritrova ad essere stato assunto, ma con un contratto a termine di qualche anno, richiede un prestito. Durante i controlli, la banca o la compagnia assicurativa, nota che comunque è da poco che il soggetto lavora, quindi non è nemmeno certo che ci sia una continuità nell’ambiente lavorativo, per questo c’è la richiesta di almeno 6 mesi di lavoro continuativo. Dunque ciò potrebbe essere un elemento per cui rifiutare il prestito richiesto.

Dopo il rifiuto si rimane in lista CRIF come cattivo pagatore per 180 giorni, ma perché? Il problema è dato dal fatto che il cliente, non dichiarando palesemente le sue credenziali, ha fatto perdere tempo e denaro, per i controlli, all’ente finanziario. Tali costi non sono stati poi pagati perché il prestito non è passato.

Da un lato in molti possono trovare questa situazione assolutamente assurda, ma dall’altro lato ha una sua importanza finanziaria. Se poi il soggetto richiede, a distanza di qualche settimana, un nuovo prestito avendo però un garante che prima non aveva chiesto, purtroppo perfino in questa seconda situazione non ci sarà una erogazione del prestito, anzi c’è un ennesimo rifiuto perché esso risultata un cattivo pagatore, con una sigla che identifica una precedente richiesta, per almeno 180 giorni.

Quando si ha intenzione di affidarsi a degli enti di erogazione di denaro, poiché si vuole avere una somma di liquidità, è necessari oche facciate i passa giusti perché gli enti sono posti sotto un controllo serratissimo.

Per questo diciamo che non dovete credere che per essere dei Cattivi Pagatori Termini basti non pagare il debito contratto. La situazione diventa molto più varia e altrettanto complessa.

Gli obblighi da rispettare nei prestiti

Il prestito è un contratto a tutti gli effetti. Ci sono due parti che decidono di collaborare. Da un lato troviamo il richiedente, che può essere una persona fisica oppure una persona giuridica, attività, azienda o professionista con partita iva. Dall’altro lato ci sono gli enti finanziari, banche, compagnie assicurative o compagnie finanziarie.

Il richiedente, per avere il prestito, deve presentarsi con delle credenziali. Quest’ultime sono rappresentate dalla busta paga, dal CUD, da eventuali documenti di proprietà ed altre fonti di reddito che sono poi dichiarate. Inoltre è possibile anche avere delle assicurazioni sulla vita, fondi pensionistici o risparmi che vanno a creare delle credenziali.

Ricordiamo che le credenziali rappresentano un valore economico che è utile all’ente finanziario per capire che il soggetto che si ha di fronte sia comunque solvibile in caso non paghi poi le rate della restituzione del prestito. Infine è possibile avere uno o più garanti. Il garante è un soggetto che si prende in carico l’onere di ripagare il debito del soggetto richiedente in caso quest’ultimo non vada poi a pagare il debito contratto. In poche parole se il richiedente non paga, l’ente si rifà sul garante.

Dunque ci sono diverse possibilità che si possono avere per riuscire poi ad avere un prestito, ma è necessario rispettare le richieste che sono date da parte dell’ente finanziario. Infatti non è detto che dovete presentare tutte queste tipologie di garanzie, ma abbiamo fatto la lita totale di quello che potrebbe esservi richiesto.

L’ente finanziario, che abbiamo detto potrebbe essere di varie grandezze, ha un capitale sociale che consente di poter prestare del denaro, ma questo non vuol dire che lo fa a scopo benefico. Infatti la somma che viene richiesta, viene valutata dall’ente.

Molte volte ci si ritrova ad avere sempre il problema di chiedere una determinata cifra per poi ritrovarsi ad avere solo il 70% di quello che realmente era necessaria. Anzi alcuni utenti, che sanno già come vanno le cose, addirittura chiedono all’ente di calcolare quanto possono chiedere con i documenti credenziali.

Ora veniamo al compito dell’ente finanziario a cui vi siete rivolti. Esso può darvi del denaro, ma che deve calcolare considerando le richieste dello Stato e poi le percentuali massime da rispettare per non arrivare ad avere dei tassi di resa alti che lo farebbero ricadere nell’usuraio.

Circa 15 anni fa c’è stato lo scandalo che ha mostrato che alcune banche richiedevano oltre il 20% di interessi ai soggetti che richiedevano il prestito. Questo è un tasso altissimo che oggi viene seguito dalla legge e che può essere denunciato in caso ci sono soggetti che ne sono ancora vittima.

Di media il debitore potrà contrarre appena un quinto della sua busta paga o rendita per poter ripagare il debito. Ad ogni modo dopo il calcolo, c’è la durata degli anni. Oggi si richiedono almeno 10 mesi di pagamento, perfino per delle piccole somme che sono poi quelle che andranno a ricoprire il debito.

Ovviamente il cliente potrà scegliere quale sia poi il calcolo delle mensilità. Dopo che ci sono stati tutti questi passaggi si arriva finalmente a stipulare il contratto. Nel momento della firma e quando si riceve la somma in denaro, il richiedente deve pagare puntualmente le rate con l’importo richiesto.

Perché è importante rispettare le date di scadenza

Moltissimi pessimi Pagatori sono coloro che semplicemente pagano in ritardo le rate del prestito. Come mai? Perché è un problema che viene molto sottovalutato, tanto che alla fine circa il 70% dei richiedenti prestito non vanno a tenere fede alla data e pagano puntualmente in ritardo.

Solo che questo è un danno che gli enti finanziari fanno pagare caro. Intanto ci potrà essere un rincaro dei tassi di percentuali dovuti proprio dal ritardo. Siccome gli enti finanziari sono costretti a pagare come e comunque gli oneri tassativi, essi verranno rincarati direttamente sul cliente. A questo punto vogliamo aggiungere che c’è anche una segnalazione per Cattivi Pagatori Termini.

Perché avere una segnalazione se alla fine si è pagato? Il motivo è che l’azienda ha ricevuto un ammanco economico. Essi hanno bisogno di rientrare del denaro che hanno versato e questo vuol dire che c’è la necessità di avere un rientro economico che, secondo quanto deciso dal contratto dovrebbe essere restituito dal cliente. Se quest’ultimo è inadempiente, la banca deve far fronte a determinati costi che però devono essere presi dal capitale privato.

In poche parole il cliente gli ha provocato dei danni importanti che devono essere recuperati. L’ammonizione da Cattivi Pagatori Termini ha poi una durata che arriva a 12 mesi dove il soggetto non potrà richiedere dei prestiti in questo lasso di tempo e poi non potrà avere nemmeno altre forme di servizio bancario, come ad esempio la fideiussione, se gli è necessaria.

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Cattivo Pagatore Roma

Se qualcuno è un cattivo pagatore, perché gli vengono passati dei prestiti?

Nel momento in cui un utente viene dichiarato come cattivo pagatore non è detto che non abbia la possibilità di avere dei prestiti. Infatti la classificazione potrebbe avvenire solo a causa di una segnalazione per un prestito che gli è stato rifiutato oppure che lui dopo ha annullato, quindi è venuto meno all’impegno dell’ente finanziario, o per quanto riguarda eventuali ritardi nei pagamenti.

Questo vuol dire che non è un soggetto inadempiente al saldo da restituire, ma inadempiente in alcuni impegni che sono comunque clausole da contratto. Ad ogni modo è possibile trovare degli enti finanziari che comunque rilasciano poi il denaro, ma non nella somma che è stata chiesta da parte del consumatore.

Per esempio gli verrà data solo la metà o perfino meno della metà. Se nonostante le credenziali possano riuscire a garantire 10.000 euro, quando c’è la dicitura di Cattivi Pagatori Termini, l’ente andrà a decidere di darne 5.000, ma se ci sono dei problemi per il versamento rateale, allora ne darà appena 3.000.

Dopo questi problemi che sono noti a moltissimi utenti, ci sono tanti che preferiscono rifiutare, ma poi hanno un’ennesima segnalazione come cattivo pagatore e quindi per altri 12 mesi, ci sarà questa segnalazione.

Per questo molti enti finanziari preferiscono e consigliano prima di fare una consulenza per saper equali sono i pro e i contro, ma anche per non perdere del tempo per verificare le credenziali e quindi dover poi segnalare il cliente. Si tratta di un sostegno gratuito che potrà chiarire quale sia la reale situazione e poi prendere le giuste contromisure.

Come risolvere il problema di segnalazione come cattivo pagatore?

Il problema oggi si risolve in automatico semplicemente aspettando. Ci sono dei tempi massimi che sono messi in evidenza e che riguardano la reale condizione e segnalazione del cliente. Per un cattivo pagatore ritardatario si hanno 12 mesi di segnalazione. Quando si ha a che fare con un ritardatario di oltre 3 rate, allora si parla di 24 mesi in cui c’è questa dicitura.

In caso di mancati pagamenti del debito al termine del contratto si arriva a 36 mesi. Se poi non ci sono alcune forme di pagamento del debito, nonostante i solleciti degli enti finanziari e la somma è molto alta, allora si arriva ad essere segnalati per 60 mesi. Queste almeno sono le linee generali, ma potete chiedere conferma direttamente a dei consulenti o a degli avvocati che sono specializzati nel settore.

Altra cosa importante in caso si è segnalati erroneamente come Cattivi Pagatori Termini oppure il soggetto, solo per il ritardo di una rata, sta avendo serissimi problemi perfino nella richiesta della fideiussione, allora si potrà richiedere la cancellazione giudiziaria. Solo che per farlo è necessario l’assistenza di un avvocato che deve valutare se il vostro caso rientra all’interno dei parametri che permettono di intervenire direttamente sulla lista nera della CRIF.

Oggi non si rimane per sempre Cattivi Pagatori Termini, le novità 2021

Le novità che hanno condotto a fare delle modifiche sostanziali nella lista della CRIF e che vanno ad aiutare e sostenere molti cittadini che hanno avuto problemi con i prestiti, ma che sono stati risolti oppure estinti, permettono di avere un massimo di tempo in cui si viene considerati Cattivi Pagatori Termini.

Dopo che sono state fatte delle pratiche chiare e che si ha a che fare con una condizione che permette di avere una totale eliminazione del debito, allora si possono richiedere ulteriori prestiti e altri servizi che sono erogati dallo Stato.

In passato invece una volta che si veniva etichettati come cattivo pagatore, la condanna rimaneva a vita e ciò voleva dire che non si potevano fare alcune richieste di finanziamenti, perfino quando si parlava di quei prestiti a fondo perduto o a fondo di restituzione parziale che veniva messo a disposizione dallo Stato.

C’è da sottolineare che ancora oggi, poiché le leggi sono cambiate nel 2021, ci sono utenti che hanno questa classificazione nonostante siano passati anni. In questo caso è necessario un sostegno da parte di un avvocato per fare l’azione di cancellazione giudiziaria. Infatti solo in questo modo potete intervenire direttamente con dei professionisti che vi seguiranno e chiariranno la situazione.

Meglio che ci sia sempre un chiarimento sula propria “fedina” CRIF” perché poi potreste avere bisogno immediatamente di denaro contante, ma gli enti finanziari si troveranno con le mani legate a causa di quello che leggono all’interno della lista nera CRIF.

Dicono di Noi

Un ottimo servizio

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Mi sono trovata molto bene

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Dei veri professionisti

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Cattivi Pagatori

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Cattivo Pagatore su Wikipedia: Una definizione dell'argomento data dalla famosa enciclopedia on line.

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