Chi è un cattivo pagatore? Un cattivo pagatore è un soggetto che in passato ha chiesto e ottenuto un prestito e che ha pagato in ritardo alcune rate o ha saltato il pagamento di alcune rate.

Cosa succede se si è considerato come un cattivo pagatore? Nella norma dopo un ritardo di oltre due mesi nel pagamento o dopo un numero superiore alle tre rate non pagate, il soggetto viene segnalato come cattivo pagatore e inserito nelle banche dati sui rischi creditizi.

Quali sono le conseguenze dell’inserimento in queste banche dati? Un cattivo pagatore, segnalato nelle centrali di rischio, trova enormi difficoltà nell’ottenere ulteriori prestiti o finanziamenti.

Cosa può fare una persona considerata cattivo pagatore, se ha bisogno di liquidità? Può rivolgersi ad agenzie specifiche che si occupano di finanziamenti a cattivi pagatori, per fornire ai clienti un servizio che permette di ottenere la liquidità necessaria in tempi rapidi. Oppure può accedere a una modalità di prestito che si chiama “cessione del quinto dello stipendio: con questa formula la rata da pagare viene detratta direttamente dalla busta paga, in tal modo il datore di lavoro si impegna a pagare le rate del finanziamento, fino a che è in essere un rapporto di lavoro. Questa formula viene considerata una tipologia di prestito affidabile anche per i cattivi pagatori.

Per quanto tempo le centrali di rischio tengono traccia dei nominativi delle persone? Le centrali di rischio registrano tutti i nominativi delle persone che hanno richiesto un prestito e tengono i nominativi per cinque anni dalla conclusione del prestito.

Si può essere cancellati dai registri, se si è considerati come “cattivo pagatore”? Esistono delle tempistiche precise che sono:

– morosità di due rate o di due mesi comunque sanate: 12 mesi dalla regolarizzazione;
– ritardi superiori a due rate o a due mesi comunque sanati: 24 mesi dalla regolarizzazione;
– eventi negativi non sanati: 36 mesi dalla data di scadenza contrattuale del rapporto o dalla data in cui siano state apportate modifiche al contratto (accordi diversi o rimborsi parziali)